Quando si parla di animazione solitamente il termine viene immediatamente associato ai “cartoni animati” che hanno, per tutti noi, rallegrato pomeriggi e uggiose serate televisive della nostra infanzia. Oppure, per i più giovani, subito si sollecita l’immagine dei lungometraggi della Pixar o di serie animate “Swag” condivise anche su Youtube il cui scopo finale è però sempre legato all’intrattenimento. In parte è anche vero, si tratta però di immagini mentali che identificano un settore con una sola possibile applicazione che sicuramente è la più popolare e conosciuta, ma non è la sola. In realtà il mondo della comunicazione e i media sono strabordanti di prodotti animati che sovente non hanno lo scopo di intrattenere, ma invece magari quello di informare, presentare, convincere o divulgare. L’essere umano comunica anche in modo cinetico e il movimento è un “linguaggio” utile per rendere comprensibili messaggi anche complessi tramite codici e canali percettivi universalmente condivisi. Non dimentichiamo che il mondo in cui viviamo è cinetico e animato, tutto è in movimento. Percepiamo sensazioni, trasmettiamo sentimenti e impariamo anche attraverso il movimento. Per un designer visivo è dunque importante conoscere e utilizzare un linguaggio che in effetti è potente e può essere usato quale mezzo per rafforzare la percezione di un messaggio o consolidare contenuti visivi incompleti o meno chiari se trattati in modo statico.
Gli esempi di prodotti di animazione sono molteplici e possiamo ritrovarli nelle pubblicità, nelle sigle, sulla visualizzazione di dati, su prodotti didattici, su prodotti di divulgazione scientifica, su schemi che devono spiegare il funzionamento di un manufatto industriale, su prodotti per la didattica, nei popolarissimi Games e evidentemente nell’intrattenimento dove, a pieno titolo, l’animazione entra a fare parte della settima arte tramite la definizione di “cinema d’animazione”.
Da alcuni anni anche il campo del Web si sta rendendo conto dell’importanza di uno strumento di comunicazione quale quello dell’animazione e sempre più sovente, la necessità di proporre sempre nuove esperienze d’uso, è stimolo per i Designer nella progettazione siti, App e quant’altro avvalendosi di animazioni non solo a scopo “decorativo”, ma quale mezzo di comunicazione complementare atto a dare maggior efficacia a contenuti e interazioni.
È comunque evidente che per conoscenza dell’animazione o meglio delle tecniche di animazione non si intende saper elaborare un mero spostamento di un elemento da un punto ad un altro. Per il Designer visivo si tratta di acquisire regole, anche teoriche, che consentono al movimento di divenire espressivo e quindi di acquisire modalità di lavoro che operativamente permettono di saper intercalare il movimento in modo cognito e adatto alle esigenze del progetto da risolvere e/o dei contenuti che si intende comunicare.
L’animazione per il Designer è quindi uno strumento che può essere applicato su prodotti completi e che hanno la funzione di essere “indipendenti”. Prodotti quali sigle, corti d’animazione, spot pubblicitari, ecc.. fanno sovente parte di questa categoria anche se magari l’animazione integra riprese video. Vi sono invece prodotti in cui l’animazione è parte di un elaborato composito e dove l’utente finale non sempre si rende conto di trovarsi faccia a faccia con quelle medesime competenze che il Designer visivo, o meglio l’animatore, ha utilizzato per dar vita alle movenze dei personaggi di un cartone animato. Il campo Gaming è uno dei settori in cui l’animazione è utilizzata per produrre le “intro” al gioco, ma anche per generare i movimenti di oggetti o personaggi coinvolti nel gioco stesso. Titolazioni, loghi animati e vari sistemi tipografici simili sono anch’essi prodotti che compongono la variegata famiglia dei prodotti e d’animazione. e che non sempre riconosciamo come tali.
A quest’articolo sono allegati alcuni estratti da prodotti animati realizzati durante la formazione o negli stage aziendali dagli studenti dell’indirizzo Design visivo della Scuola specializzata superiore d’arte applicata del CSIA di Lugano. Questi esempi non sono evidentemente esaustivi rispetto alle infinite declinazioni che compongono il settore dell’animazione, ma possono far comprendere a chi vuole avvicinarsi al mondo del Design visivo, che l’animazione da sempre è uno strumento operativo e di supporto alla progettazione che non si identifica solamente con il “cartoon”.
La consapevolezza di quest’ultima affermazione è centrale per capire cosa significa “animazione” nella comunicazione visiva e nel design visivo.