Avrete avuto tutti almeno una volta nella vita un idea, una proposta, ma quanti di voi la hanno realizzata?
Ancora meglio, quanti prima di averla realizzata, la hanno annotata?
Che si tratti di un testo scritto o di un bozzetto è proprio a questa domanda che le tecniche di sketching danno una risposta: innanzitutto fare un bozzetto di una proposta o di un idea serve a
fissarla, a tradurla e a renderla fruibile ad altri interlocutori.
Questo poi si traduce in un possibile design di un personaggio, di un evento, o della narrazione di una storia (ovvero uno Storyboard). A livello di produzione questo passaggio ricopre un ruolo molto
importante perché consente di ottimizzare i tempi e i costi: fare 20 bozzetti a matita che rappresentano in maniera sintetica un idea è infatti molto più conveniente che produrre 20 definitivi per poi accorgersi che la maggior parte non funziona, non è ottimale o anche solo verrà esclusa perché poi il look sarà uno solo. Il 2d artist è quindi una figura chiave che serve ad evitare gli sprechi, a tradurre le visioni di un regista e a guidare il resto del team che deve realizzare un prodotto seguendo le sue indicazioni visive.
Ovviamente poi l’arsenale di un 2d Artist non si esaurisce qui: laddove è l’immagine stessa parte del prodotto finale (per esempio in una copertina) sarà compito di quest’ultima quello di
soddisfare tutti i requisiti della comunicazione (è abbastanza accattivante? Mostra in modo chiaro di cosa stiamo parlando? Etc..).
In questo ambito il Designer Visivo ha il delicato ruolo di fare da ponte tra idea e persone,
facendo in modo che il messaggio venga trasmesso nella migliore maniera possibile (rendendo più chiaro, arricchendo o sintetizzando, vestendo o fornendo un volto a ciò che, prima del suo intervento, è ancora solo un concetto astratto).